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Che cos’è l’omeopatia?

Il presupposto primario dell’omeopatia è rispettare la saggezza del corpo umano. Di qui, l’assunto di base dell’omeopatia, che è che i sintomi della malattia non sono semplicemente qualcosa di “sbagliato” nella persona, ma sono in realtà risposte e sforzi dell’organismo per difendersi e guarire contro le infezioni e/o lo stress. L’organismo umano non si ammala arrendendosi a queste forze, ma come risultato degli sforzi del corpo per combatterle.

Ciò premesso, per i sostenitori dell’omeopatia, ogni organismo sopravvive perché ha incredibili capacità di adattamento, e uno dei modi in cui un organismo si adatta è attraverso la creazione di sintomi.

Il processo infiammatorio è uno dei modi importanti in cui un organismo inizia a imparare cosa lo ha infettato e come affrontarlo. Quindi, la creazione di sintomi è uno dei modi in cui l’organismo impara a vivere nel suo ambiente.

Da un lato, il pensiero medico convenzionale mantiene un grande rispetto per l’organismo umano, le sue funzioni difensive e i suoi sintomi; dall’altro, però, presuppone comunemente che i sintomi debbano essere inibiti, soppressi e controllati. La febbre deve essere abbassata, l’infiammazione deve essere soppressa e le scariche devono essere fermate.

Poiché questi sintomi sono modi importanti in cui l’organismo umano sta cercando di guarire se stesso, gli sforzi che impediscono questo processo tendono a fornire un sollievo a breve termine per il dolore e il disagio, ma tendono anche a creare problemi di salute più a lungo termine. Per esempio, i testi di patologia di base affermano che la febbre è un importante sforzo che il corpo compie per combattere e bruciare l’infezione, che l’infiammazione è vitale per il corpo per respingere il materiale patogeno, e che la scarica è un modo essenziale con cui l’organismo espelle le cellule morte e gli organismi infettivi.

Le terapie o i farmaci che sopprimono le difese naturali del corpo creano problemi di salute nuovi, più profondi e più cronici.

Inerente al pensiero medico convenzionale sulla salute è il presupposto che qualsiasi cosa il corpo stia facendo è “sbagliato”. Al contrario, inerente al pensiero omeopatico è il presupposto che c’è una saggezza interna all’organismo umano. E questa differenza di presupposti porta ad approcci completamente diversi alla guarigione.

È utile notare che la stessa parola sintomo deriva dal greco e significa “segno” o “segnale”. Un sintomo è meglio inteso non come la malattia stessa, ma come un segno o segnale della malattia. Trattare il segno o il segnale è simile a svitare una spia dell’olio lampeggiante su una macchina. Anche se questo trattamento “funziona” (la luce si spegne!), non risolve il problema fondamentale.

Dunque, gli assunti dell’omeopatia sono così sintetizzabili: il sintomo è un segnale di qualcosa e, per questo, non bisogna semplicemente staccare la spina del segnale.

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