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Prestiti, crescono le richieste per andare in vacanza

vacanzeContinuano a crescere, in ambito italiano, i prestitirichiesti per poter acquistare i pacchetti vacanze. Ne consegue che – secondo quanto affermano alcune recentissime ricerche effettuate in materia – sempre più italiani hanno scelto di indebitarsi per sostenere le tanto agognate ferie al mare o in montagna, preferendo – evidentemente – supportare le vacanze non solo con i mezzi propri o, di contro, indebitarsi per non esclusivamente per spese ritenute meno superflue.

 

Insomma, l’evidente desiderio di andare in vacanza e potersi ritagliare una paura personale dalla ordinaria quotidianità è stato accompagnato da un nuovo comportamento da parte degli italiani, considerando che sono sempre di più coloro i quali richiedono prestiti per l’acquisto di pacchetti di svago e di vacanze in giro per il mondo.

 

Un incremento che è risultato accentuarsi proprio durante i primi mesi dell’anno, e che ha pertanto assistito a una corposa ricalibrazione sulle motivazioni di prestito più comuni. A prevalere nella richiesta di prestitidurante la prima parte dell’anno sono comunque state, ancora una volta, le domande per interventi di ristrutturazione della propria prima o seconda casa mentre – a seguire – resiste una corposa fetta di italiani che ha scelto di domandare un prestito per l’acquisto della propria autovettura, usata o nuova (magari, aggiungiamo, sfruttando il corposo periodo di incentivi).

 

Ancora, altre cause comuni di richiesta di prestiti si confermano la possibilità di acquistare mobili e complementi di arredo o, infine, disporre di una sufficiente liquidità, utile per poter soddisfare delle esigenze non previste, o delle necessità frazionate.

 

Per quanto invece concerne la durata dei prestiti richiesti dagli italiani, prevale la scelta del “più lungo possibile”: pertanto, si assiste a una concentrazione delle esposizioni che punta sul medio lungo termine, arrivando ai limiti che di norma sono ammessi dai contratti di finanziamento degli istituti di credito (60 o 84 mesi). Per quanto infine riguarda l’importo medio erogato, il livello più ordinario è compreso tra i 10 e i 12 mila euro.

 

Fin qui, una panoramica generale. Ma cosa sta accadendo al comparto dei prestiti per le vacanze? In linea di massima, e nonostante la comune consapevolezza che le spese relative ai viaggi e alle vacanze possono essere considerate come superflue o non indispensabili rispetto ad altre voci di spesa familiare ben più importanti, il numero dei cittadini che si indebita per poter andare in ferie sta aumentando in doppia cifra, trascinando altresì in aumento l’importo medio richiesto.

 

Rispetto alla media dei dati relativi alle scelte di indebitamento, si assiste inoltre a una concentrazione più ridotta dei piani di ammortamento, con conseguente rimborso della spesa in 12 o 24 rate. Sul fronte dei tassi, nessun cambiamento di nota: la stragrande maggioranza degli indebitamenti avviene a tasso fisso. Un pò per volontà degli stessi neo-debitori, e un pò per la limita scelta proposta dalle banche (che, sui prestiti personali, spesso nemmeno dispongono di formule a tasso variabile).

 

Ad ogni modo, nonostante la forte crescita dei prestiti personali utili per poter sostenere le proprie vacanze, gli italiani continuano a indebitarsi per i soliti, vecchi motivi. Tutte le cause principali di indebitamento sono infatti relative a progetti particolarmente impellenti o non prorogabili, come ad esempio accade nell’ipotesi di sostituzione di una vecchia autovettura con una nuova, o con un’altra auto usata o, ancora, come accade nell’occasione di interventi di ristrutturazione più o meno invasiva del proprio appartamento (spesso, il prestito viene legato a opere edilizie non più procrastinabili).

 

Ma cosa accadrà alla tendenza all’indebitamento degli italiani nei prossimi mesi? L’elargizione di fondi “agevolati” da parte della Bce alle banche italiane – con il “vincolo” di concedere maggior credito alle famiglie e alle imprese – potrebbe rendere più semplice ricorrere a un prestito. Ma sarà veramente così?

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