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Nuovi scandali politici impattano sui mercati brasiliani

Un nuovo scandalo politico è esploso e si è rapidamente approfondito in Brasile nella giornata di lunedì e in particolar modo nella stessa serata: il presidente Michel Temer è infatti stato accusato di presunta corruzione passiva da parte del principale procuratore Rodrigo Janot.

Inoltre, secondo i documenti che sono già stati depositati presso la Corte Suprema, alcuni segnali suggeriscono che il Presidente potrebbe essere coinvolto in altri reati che devono essere ancora oggetto di nuove indagini.

A questo punto, almeno due terzi della Camera dei deputati brasiliana dovranno approvare le indagini affinché le stesse possano procedere e, a quanto sembra dalle ultime indiscrezioni e dalle ultime analisi che sono state compiute nel Paese, non è detto che effettivamente il presidente Temer non possa beneficiare di un sostegno politico e legislativo sufficiente per portare a termine il suo mandato.

Quanto sopra non può inoltre che impattare negativamente sul real brasiliano rispetto al dollaro statunitense e, di conseguenza, sulle commodities, con i prezzi delle materie prime agricole, maggiormente influenzate dal Brasile, che stanno vivendo una fase di depressione di cui non è ancora noto comprendere entità e lunghezza: caffè, soia e, di conseguenza, tutto il complesso dell’olio vegetale, stanno subendo pienamente gli effetti di quanto accaduto negli ultimi tempi, e le loro quotazioni potrebbero ulteriormente calare nel prossimo futuro.

Un real in corposo deprezzamento (un assaggio lo si è recentemente visto) non potrà che esercitare pressioni negative su queste materie prime a causa delle vendite superiori dei venditori brasiliani interessati ad espandere i loro ricavi in un dollaro più forte. Cosa succederà?

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