Secondo quanto affermava qualche ora fa Maurizio Ricci sul quotidiano La Repubblica, i primi a doversi augurare che il dollaro continui la sua strada di apprezzamento sono proprio i cittadini europei. In altri termini – si sentenziava – sarà proprio il dollaro (o, meglio, il cambio dollaro / euro) a salvare la tanto deteriorata valuta unica.
Il trend dell’euro è d’altronde ben avviato in tal senso. Questa primavera la valuta unica quotava 1,40 sul dollaro. Ad agosto aveva già toccato 1,33 dollari, mentre la scorsa settimana si sono raggiunti 1,27 dollari. La caduta è tuttavia solo agli inizi, considerato che gli analisti stimano una discesa a quota 1,25 entro Natale e, quindi, 1,23 entro la primavera 2015. Tutto qui? Non proprio, perchè secondo molti macroeconomisti la caduta continuerà ancora a lungo, nell’arco del 2015 – quando la Fed inizierà a alzare i tassi di interesse, mentre la Bce continuerà ad agire con politiche monetarie opposte – e quindi nel 2016 e, infine, nel 2017, quando tra euro e dollaro dovrebbe esserci la parità: 1 euro contro 1 dollaro. Leggi tutto