Skip to main content

Fininvest “perde” il 20% di Mediolanum

fininvestBrutte notizie per Fininvest, tutt’altro che inattese. La holding di casa Berlusconi deve infatti dismettere obbligatoriamente la partecipazione in Mediolanum, istituto di credito guidato dallo storico amico del vertice di gruppo, Ennio Doris, nella parte che eccede il 9,9%. Una notizia comunicata in una nota dalla stessa Fininvest, nella quale viene spiegato che l’iniziativa è figlia della perdita dei requisiti di onorabilità in capo al proprio controllate indiretto, Silvio Berlusconi, condannato nell’ambito del processo sui diritti tv di Mediaset.

Il provvedimento intrapreso da Banca d’Italia riguarda oltre il 20% del capitale di Mediolanum: attualmente, infatti, la holding di famiglia Berlusconi possiede circa il 30% della banca, e la retrocessione al di sotto del 10% comporta quindi la vendita di un quinto del capitale sociale dell’istituto di credito. La partecipazione potrà essere dismessa anche attraverso l’opera di un trust, purchè il passaggio di mani verso terzi non avvenga oltre i prossimi 30 mesi. Sulla partecipazione da dismettere, inoltre, verranno sospesi i diritti di voto e, di conseguenza, si ritiene sciolto il patto di sindacato che lega (legava) Fininvest a Ennio Doris. Leggi tutto

Scommettere sul dollaro per salvare l’euro

arton6161Secondo quanto affermava qualche ora fa Maurizio Ricci sul quotidiano La Repubblica, i primi a doversi augurare che il dollaro continui la sua strada di apprezzamento sono proprio i cittadini europei. In altri termini – si sentenziava – sarà proprio il dollaro (o, meglio, il cambio dollaro / euro) a salvare la tanto deteriorata valuta unica.

Il trend dell’euro è d’altronde ben avviato in tal senso. Questa primavera la valuta unica quotava 1,40 sul dollaro. Ad agosto aveva già toccato 1,33 dollari, mentre la scorsa settimana si sono raggiunti 1,27 dollari. La caduta è tuttavia solo agli inizi, considerato che gli analisti stimano una discesa a quota 1,25 entro Natale e, quindi, 1,23 entro la primavera 2015. Tutto qui? Non proprio, perchè secondo molti macroeconomisti la caduta continuerà ancora a lungo, nell’arco del 2015 – quando la Fed inizierà a alzare i tassi di interesse, mentre la Bce continuerà ad agire con politiche monetarie opposte – e quindi nel 2016 e, infine, nel 2017, quando tra euro e dollaro dovrebbe esserci la parità: 1 euro contro 1 dollaro. Leggi tutto

Commodities, indicazioni di investimento di fine settembre

commoditiesConsueto aggiornamento dei principali indicatori di investimento sulle commodities. Partiamo dal comparto energetico, con Reuters che ci informa che per quanto concerne le spedizioni effettuate da inizio settembre ad oggi, le esportazioni del petrolio iracheno dai terminali meridionali sarebbero state pari a 2,58 Mb/g, in rialzo rispetto alla media di 2,38 Mb/g di agosto. Nei prossimi giorni sarà di grande interesse comprendere se il livello di esportazioni sarà o meno sostenuto: in caso positivo, la media mensile potrebbe essere nuovamente confermata intorno ai 2,58 Mb/g, ribadendo pertanto il livello già riscontrato nel corso del precedente mese di maggio, e sfiorando quindi i massimi dal 2003 ad oggi. Per il momento, pertanto, i combattimenti in corso al nord del Paese non sembrano aver danneggiato le esportazioni irachene nella parte meridionale della nazione. Leggi tutto

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi