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MPS in ripresa, salgono le quotazioni

mpsGiornata di rimbalzo, in Borsa italiana, per Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto di credito toscano sta infatti riprendendo le quotazioni “perdute” grazie all’andamento favorevole dello spread e, soprattutto, grazie alle dichiarazioni del presidente della Fondazione MPS, Marcello Clarich, il quale starebbe valutando la possibilità di stringere ulteriori partnership interne al patto con Btg e Fintech.

Le determinanti positive spingono in tal modo le quotazioni del titoli in rialzo di quattro, cinque punti percentuali, trainando l’andamento del listino principale e avendo il buon merito di trascinare in apprezzamento tutti i principali titoli degli istituti di credito italiani. Ma andiamo con rapido ordine, cercando di ricostruire quanto sta accadendo al titolo MPS.

Nella giornata di ieri l’istituto di credito ha potuto ottenere un rapido beneficio dalle dichiarazioni rese venerdì scorso al quotidiano Piccolo, di Trieste, dal presidente della Fondazione MPS, Marcello Clarich, che ha svelato di avere l’intenzione di allargare il patto di sindacato al gruppo francese Axa, il quale dovrebbe possedere una quota pari al 2,05% del capitale sociale della banca. Se a ciò si aggiunge che Btg e Fintech, per accordi precedenti alle dichiarazioni di Clarich, hanno già stretto intese di sindacato, ne deriva che le parti in causa possono blindare circa il 9% del capitale sociale.

Tradotto in termini più concreti, quanto sopra sta a significare che l’allargamento dei partecipanti al patto di sindacato permettere di fornire maggiore stabilità al gruppo, con conseguente maggiore rassicurazione agli stakeholders dell’istituto di credito, la cui vita recente non è stata certamente pacifica.

Oltre al buon effetto derivante dalle dichiarazioni di Clarich, è da annoverare il positivo contributo giocato dal restringimento dello spread, a sua volta determinato dalle dichiarazioni di Mario Draghi, che venerdì scorso ha affermato che la Bce sarebbe pronta a intraprendere nuove misure non convenzionali, diverse da quelle precedenti (anche se non viene nominato il termine quantitative easing, l’intuizione degli analisti è subito corsa a tale generosità di mercato).

Lo spread è così sceso a lungo tra i 152 e i 154 punti base: una boccata d’ossigeno per il bialncio di Mps, che in bilancio ha titoli di Stato di lungo termine per oltre 20 miliardi di euro.

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