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Stati Uniti, si attendono nuovi spunti per il trading

squadra traders1Ci attendono ore di importanti novità dagli Stati Uniti, utili per orientare le proprie strategie di trading nel prossimo periodo. Cominciamo dai prossimi dati in corso di pubblicazione, con l’uscita della seconda stima del prodotto interno lordo del 1° trimestre, che dovrebbe mostrare una crescita di 0,9 per cento t/t ann., da 0,5 per cento t/t ann. della stima advance. Leggi tutto

Brexit, il primo impatto sarebbe sulle banche

londra_sterline1Una cosa sembra certa, dall’evoluzione Brexit: nell’ipotesi di un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, sarebbe il settore bancario – e non solamente quello britannico – quello più danneggiato nell’immediato. A confermarlo non solo tutti gli analisti di mercato, quanto anche – implicitamente – la crescente attenzione con cui le autorità di vigilanza stanno valutando con particolarmente attenzione l’evoluzione dei maggiori istituti di credito, e la loro complessiva “tenuta”. Leggi tutto

USA, occupazione in crescita sotto le attese

bridge-1333645_960_720Negli Stati Uniti gli occupati non agricoli aumentano di 160 mila (contro attese intorno a 200 mila), e i dati dei due mesi precedenti sono rivisti complessivamente verso il basso di -19 mila. Per quanto concerne le valutazioni dei mercati, è emerso che un aumento di 160 mila posti di lavoro, per un’espansione che è al suo sesto anno di vita con una crescita del PIL intorno al 2%, sia tutt’altro che negativo. Nonostante le prime impressioni di delusione, infatti, il mercato ha dimostrato di ragionare meglio “a freddo”, premiando – anche se lievemente – l’employment report. Leggi tutto

Petrolio, Brent verso quota 50 dollari

sky-1111893_960_720Il petrolio ha sfiorato la possibilità di concludere il mese di aprile in qualità di miglior mese da sette anni a questa parte. In realtà, tale possibilità non si è realizzata. Tuttavia, il petrolio può ben gioire di aver concluso il mese di aprile con la prestazione più robusta da un anno a questa parte: il rialzo mensile è stato in fatti superiore al 20%, dimostrando dunque una performance davvero eccezionale, che incoraggia gli analisti a pensare che il peggio sia passato per il greggio.

A proposito di ottime prestazioni, le stesse diventano – appunto – straordinarie se si confrontano le quotazioni attuali con quelle di gennaio: il Brent è ormai risalito di quasi l’80% rispetto ai minimi pluriennali di circa tra mesi fa e qualche giorno fa si è spinto fino a un picco di 48,50 dollari al barile. Anche il Wti ha seguito un andamento simile, arrivando fino a 46,78 dollari. Leggi tutto

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