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Anche i dirigenti pubblici rischiano il licenziamento

hand-110306_960_720Non sono solamente i dipendenti pubblici, i furbetti del cartellino, a rischiare il licenziamento. Secondo quanto emerge dalla lettura del testo del decreto recentemente varato dal governo Renzi, infatti, anche i dirigenti, e anche tutti i responsabili di servizio negli enti privi di qualifiche dirigenziali, vanno incontro al rischio di vedersi attribuito un illecito disciplinare se ritardano senza alcun giustificato motivo il provvedimento di sospensione del dipendente assenteista o l’attivazione del procedimento disciplinare a suo carico.

In particolare, afferma la formula del decreto, l’illecito di cui potrebbe macchiarsi il dirigente o il responsabile del servizio privo di qualifiche dirigenziali, potrebbe essere punito anche con il licenziamento, e fa scattare la segnalazione all’autorità giudiziaria ai fini della sussistenza di eventuali reati.

In maniera ancora più specifica, si può ben ricordare come la formulazione ora formalizzata con il nuovo testo del decreto sostituisce la previsione esplicita dell’omissione di atti d’ufficio, che comparava nel testo originale e aveva sollevato Le aspre critiche da parte del Consiglio di Stato e del Parlamento per il pericolo di un eccesso di delega.

Ad ogni ipotesi, il reato in discussione sembra essere lo stesso, e prevede l’applicazione di una pena che va da sei mesi ai due anni (e, pertanto, considerando che non supera i 24 mesi, non comporta il rischio di carcere).

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