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Al via la prima criptovaluta di Stato

criptovaluteLa discussione sulle criptovalute è in costante fermento. Alcuni Stati, come la Cina, vedono a questa novità come ad un pericolo da tenere lontano. Il contrario avviene altrove, a Dubai, dove il ministro dell’Economia, Ali Ibrahim, è particolarmente interessato alle criptovalute e, soprattutto, alla tecnologia che utilizzano, denominata Blockchain. Sembra sempre più probabile l’attivazione da parte dello Stato mediorientale di una criptovaluta di Stato

Il valore delle criptovalute

Ciò che maggiormente preoccupa e interessa i governi è il crescente aumento di valore delle singole criptovalute. La prima, quella più nota, è il bitcoin: dal giorno dell’ideazione di questa cripto moneta, avvenuta nel 2008, il valore di un singolo bitcoin è cresciuto in modo incredibile. All’origine infatti queste valute avevano un valore irrisorio, inferiore ad un centesimo di dollaro; oggi un bitcoin vale più di 4.000 dollari, con andamento altalenante nel corso dei giorni. Una delle principali caratteristiche delle criptovalute sta nel fatto che il loro valore non viene fissato da Banche centrali o dai governi, ma è deciso esclusivamente dalla legge della domanda e dell’offerta. Negli ultimi mesi sicuramente l’aumento di valore dei bitcoin ha portato moltissime persone a cercare di investire in criptovalute. E oggi l’offerta si è ampliata, infatti non esistono solo i bitcoin, ma anche Ethereum, ripple, litecoin e così via.

La criptovaluta di Dubai

A Dubai le criptovalute sono viste come un affare da non lasciarsi scappare. Già oggi è possibile acquistare abitazioni con le criptovalute in questo Stato mediorientale e il loro ambito di utilizzo si amplia di giorno in giorno. La futura criptovaluta di Dubai si chiamerà emCash e sarà possibile utilizzarla non solo per gli acquisti quotidiani, ma anche per saldare il conto dei servizi governativi. Quindi per pagare le tasse, per i servizi scolastici o l’affrancatura delle lettere. Un altro vantaggio evidenziato dal ministro dell’Economia di Dubai è la totale tracciabilità di ogni operazioni effettuata con le criptovalute. Per un Governo si tratta di non doversi più preoccupare della lotta alla ricerca dei soldi sottratti al fisco. Non esistendo le monete coniate o le banconote stampate, non è possibile pagare con una criptovaluta “in contanti”, ma solo effettuare transazioni online, controllabili e verificabili. Per un governo o un’impresa si tratta di una rivoluzione non da poco. Si pensi anche a tutti quei commercianti che ogni giorno hanno a che fare con varie migliaia di euro in contanti, difficili e pericolosi da gestire. Se nel mondo si utilizzassero solo criptovalute una serie di problematiche cesserebbero di esistere.

La realtà odierna

Sono varie mesi da che il Governo di Dubai si è dichiarato molto interessato all’avvio di una criptovaluta di Stato. Ad oggi però gli emCash non sono ancora una realtà. Sembra però che lo saranno presto, tutto sta nel capire quale sarà il loro valore e come muterà nel corso del tempo. Inoltre ad oggi non esiste una legislazione a livello internazionale che riguarda le criptovalute. Il crescente aumento dell’interesse nei confronti di queste valute potrebbe però portare i Governi a mutare questa realtà.

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